Abbiamo approfittato del week end lungo per visitare Parigi nei giorni della festa del libro: una scelta azzeccata visti i risultati. Per non farla lunga, limiterò il campionario a tre perle del bottino.
La prima è l'arcinota Shakespeare & Co, mausoleo della Paris ribelle di metà secolo. Alcova, cenacolo e rifugio dei massimi autori occidentali del '900, fucina di alcune tra le loro opere più straordinarie - Joyce pubblicò qui il suo Ulysses, rifiutato da tutti - la libreria in lingua inglese a due passi da Notre Dame è rimasta come la fondatrice Sylvia Beach l'ha lasciata. La camera di Sylvia, col suo minuscolo studio, i letti in cui faceva dormire gli amici squattrinati e la sua intera biblioteca, è aperta al pubblico e affollata di studenti dagli occhi grandi. Camminare tra i volumi impolverati, sulle assi piegate dal tempo, è un onore percepibile.
Interessante anche la formula scelta per festeggiare la giornata del libro: una bella confezione con un libro segreto in vendita a 7 euro.
Interessante anche la formula scelta per festeggiare la giornata del libro: una bella confezione con un libro segreto in vendita a 7 euro.
L'altra libreria che ci è piaciuta molto è La Belle Hortense, ora chiamata Les Philoshophes. Dotata di una discreta scelta di titoli francesi e stranieri, offre rifugio dal caos del Marais nel suo piccolo retrobottega. Qui abbiamo ordinato del rosso, del formaggio fresco, e chiacchierato con un avventore dal passato strano e avventurosissimo - un saluto Charles! La libreria è infatti anche un bistrot, di quelli che non si lasciano dimenticare in fretta (nel senso buono).
Una bella scoperta è stato il mercato della domenica al Parc George Brassens. Una cinquantina di bancarelle di librai-antiquari occupa quello che un tempo era il mercato delle carni nel 15° arrondissement, sotto lo sguardo ironico del cantautore di Sethe e dei pony con cui divide il parco.
Vi si trovano, come in ogni mercatino che si rispetti, tonnellate di testi inqualificabili attorno a qualche tesoretto: la raccolta dei testi di Mallarmé sull'alta moda, ad esempio, o un campionario con le tariffe delle prostitute veneziane. Notevoli anche alcuni numeri della rivista post surrealista Documents, in Italia è quasi introvabile.
Vi si trovano, come in ogni mercatino che si rispetti, tonnellate di testi inqualificabili attorno a qualche tesoretto: la raccolta dei testi di Mallarmé sull'alta moda, ad esempio, o un campionario con le tariffe delle prostitute veneziane. Notevoli anche alcuni numeri della rivista post surrealista Documents, in Italia è quasi introvabile.
Se siete dalle parti della Ville Lumière approfittatene anche voi, poi fate un favore: salutatela da parte nostra e ditele che un po' ancora la pensiamo. A la prochaine!